
Con l’eccezione di pochi nomi quasi leggendari di artiste dell’ antichità, fino al Rinascimento non ci sono note alcune artiste. Con l’epoca moderna per le creative in ambito visivo si aprono possibilità inedite di realizzarsi come pittrici, grafiche o scultrici. A partire dal XVI secolo sempre più artiste sono richieste almeno quanto i loro colleghi, anzi diventano loro dirette concorrenti come ritrattiste ufficiali in diverse corti reali di tutta Europa. Mentre vecchi pregiudizi pesano ancora a lungo sulle donne professionalmente attive e di successo, altre godono già in vita di una reputazione eccellente e si hanno perfino casi di santificazione.
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La vita e la pittura
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Una questione di prospettiva: il processo e la Giuditta
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Questa conferenza vuole rispondere alla domanda sul ruolo delle donne nel movimento artistico sorto cent’ anni fa ma ancora molto moderno. I pionieristici maestri del Bauhaus hanno collegato ancora la femminilità più con attività casalinghe che intellettuali? O all’ interno di questa scuola le ragazze avevano pari opportunità nello studio, nella carriera e nella partecipazione attiva alla progettazione del nuovo mondo?
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Le artiste del Cavaliere Azzurro giocano un ruolo straordinario come colleghe, mecenati, artiste e non per ultimo come soggetto di opere d'arte. Le relazioni sia armoniose che conflittuali di queste donne con gli artisti del gruppo tornano in vita attraverso immagini e citazioni da lettere, diari e poesie.
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Negli anni Sessanta-Settanta la ricerca femminista riscopre numerose pittrici e scultrici dimenticate del passato. Contemporaneamente personalità impegnate come Niki de Saint Phalle, Yoko Ono, Valie Export e Ulrike Rosenbach riescono a imporsi nella scena artistica attraverso il loro lavoro e tramite questo a rendere durevolmente visibili anche le colleghe. Questi quattro straordinari personaggi vengono presentati nel contesto della storia delle artiste (al di qua e al di làdel femminismo).
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Giulietta, Miranda, Lady Macbeth, Desdemona, Ofelia, Portia… numerose sono le indimenticabili protagoniste e gli altri personaggi femminili nei drammi di William Shakespeare. Peraltro queste figure ai tempi dell' autore venivano interpretate tutte da attori, poiché allora alle donne era interdetto l'accesso al palcoscenico. Viceversa nel continente europeo si vedono senz'altro attrici, anche in ruoli maschili. La sfaccettata tematica della donna nel mondo di Shakespeare viene esplorata in tutti i suoi aspetti: eroine, interpreti e… illustratrici comprese.
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Il motivo di Giuditta e Oloferne conosce durante la Riforma luterana una fioritura esplosiva nelle arti visive, che continua con uno slancio ininterrotto durante la Controriforma. L'eroina biblica polarizza i padri della Chiesa e gli artisti, mentre lo spettro della sua rappresentazione in pittura spazia dalla casta vedova alla seduttrice lasciva. Accanto a famose interpretazioni di Lucas Cranach il Vecchio e Caravaggio, a partire dal Barocco spuntano numerose opere di artiste. Che delle donne si occupino della scottante figura dell' Antico Testamento risveglia non solo la curiosità dei loro contemporanei, ma anche l'attenzione delle persone del loro sesso a partire dagli anni Settanta…
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